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Di seguito gli approfondimenti, le fotografie e i link che contengono la parola cercata.

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Nuovo Peeling chimico specifico per la zona perioculare (incluse le palpebre) e perilabiale (escluso il vermiglio) che sfrutta al massimo l’efficacia dei suoi componenti anche nelle zone più delicate. Contiene Acido Tricloracetico (TCA) al 3,75% ed Acido Lattico al 15%. Il Peeling è in formulazione gel, quindi non cola. Lo speciale erogatore a forma di penna consente il rilascio di una quantita’ pre-determinata di prodotto e permette un'applicazione precisa e sicura.

La sua caratteristica più importante è la modulabilità e ciò permette di personalizzare il trattamento in base al tipo di pelle ed al risultato che si vuole ottenere. Ogni volta che si ripete un passaggio della speciale penna-erogatore sulla zona, si raddoppia la concentrazione delle componenti e quindi nella stessa seduta si può eseguire, secondo necessità, un Peeling soft, medio o strong. 

Grazie alla sua azione chemioesfoliante e rimodellante, è indicato per cronoaging, discromie, rughe sottili e d’espressione.

I primi risultati sono visibili immediatamente dopo la prima applicazione.

Sono consigliati cicli di 4 sedute a distanza di 2 settimane.
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Ringiovanimento dei tessuti non invasivo

Si tratta di applicare mediante massaggio profondo, secondo le linee di tensione elastica dei tessuti, un preparato sotto forma di gel contenente TCA al 33%. L’acido tricloroacetico ha una duplice funzione: indurre una desquamazione epidermica ed una intensa stimolazione del derma, in particolare dei fibroblasti e del collagene che subiscono un vero e proprio processo rigenerativo.
Questo nuovo Peeling prende origine da questa sostanza, privata dell’azione esfoliante, mentre ne è stata potenziata la funzione biorivitalizzante. Con il suo impiego, quindi, avremo una leggerissima esfoliazione superficiale, che darà maggiore luminosità alla pelle, mentre eserciterà una stimolazione molto potente nel derma più profondo.
 
INDICAZIONI:
- perdita di tonicita’ della cute del viso, collo e decolleté.
- rassodamento della cute del seno.
- cicatrici recenti depresse.
- acne attiva (sfrutta l’azione antisettica anche dell’acqua ossigenata contenuta all’interno della formulazione).
- coadiuvante nel trattamento del melasma e delle iperpigmentazioni cutanee.
 
I risultati saranno visibili già dalla prima seduta, ma per ottenere un risultato più stabile nel tempo occorre ripetere le sedute ogni 3 settimane, per almeno 4 volte. Poi sarà sufficiente una seduta mensile per un buon mantenimento dei risultati nel tempo.

Questo nuovo Peeling può essere effettuato anche in piena estate e rappresenta un nuovo modo di mantenersi giovani, senza traumatizzare la pelle, in modo semplice, naturale e senza complicazioni: un’arma in più per rallentare il nostro invecchiamento cutaneo.

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Le smagliature rappresentano la lacerazione del tessuto cutaneo, causata dalla continua tensione del collagene e dell’elastina, che ne provoca una perdita di elasticità.
Inizialmente si presentano come strie violacee (il tessuto risulta ancora irrorato di sangue) per poi mutarsi in solchi più larghi e profondi di colorazione bianco-perlacea (tessuto oramai completamente atrofico).
Compaiono con più facilità in presenza di una pelle scarsamente elastica, in conseguenza a repentini aumenti della circonferenza di alcune parti del corpo, dopo terapie con contraccettivi orali o cortisonici o successivamente ad intensa attività fisica, sebbene la naturale predisposizione genetica sia determinante nell’instaurarsi di tale inestetismo.
Le smagliature difficilmente possono essere eliminate del tutto, possono invece essere ridotte o rese molto meno evidenti.
La terapia più efficace è la biomesoterapia: iniezioni superficiali, mediante piccoli pomfi, di un coctail a base di acido ialuronico, placenta, boswellia ed altre sostanze revitalizzanti la zona interessata dall’inestetismo smagliatura.
Il protocollo terapeutico prevede un Peeling di stimolo cutaneo e circa 8-10 sedute di biomesoterapia a cadenza settimanale.
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Nuovo soft-lifting per viso e corpo dai risultati sorprendenti

E’ una tecnica di lifting non invasivo per il trattamento delle lassità del viso, del collo e di aree specifiche del corpo (interno braccia, interno cosce, addome). Questo lifting non chirurgico è innovativo in quanto, con l'ausilio di aghi sottili, attraverso l'inserimento nel tessuto cutaneo, di fili RIASSORBIBILI in PDO(Polidioxanone) già largamente utilizzato in chirurgia generale e cardiovascolare, riesce ad ottenere, mediante la stimolazione della proliferazione di collagene, il sostegno dei tessuti lassi, con effetto liftante (soft-lifting).

Gli effetti estetici derivanti dall’impianto di fili in PDO si producono gradualmente, sono visibili a partire dalla 2.a-3.a settimana, quando il filo inizia ad esercitare la sua azione biorivitalizzante. Il risultato che si ottiene è gradevole, assolutamente naturale e si vedranno progressivamente i miglioramenti con l’aumento della tonicità e della compattezza della pelle.

L'applicazione è praticamente indolore, il paziente non ha bisogno di tempi di recupero e può tornare immediatamente alle attività quotidiane, senza bisogno di camouflage e di trucco. Il trattamento è sicuro, senza rischi e/o complicanze (ad eccezione di possibili ematomi dovuti all' inserimento dell'ago, se pur sottile).

I fili PDO potenziano la durata di altri trattamenti estetici come biostimolazioni, filler, Peeling, tossina botulinica.

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E' un Peeling chimico medicato a base di acido salicilico al 30%, trietil citrato ed etil linoleato, la cui attività nell'acne è stata evidenziata da uno studio clinico del 2007 pubblicato sul British Journal of Dermatology.

Tale efficacia ed efficienza clinica è dimostrata dalla riduzione altamente significativa delle lesioni acneiche in soli 30 giorni di terapia, in assenza di effetti collaterali: assenza di eritema, assenza di bruciore, desquamazione leggermente percepibile.

La peculiarità di questo protocollo terapeutico, incredibilmente innovativo, è dovuta ad una particolare molecola carrier, che consente di ottenere un assorbimento più omogeneo dell'acido e di diminuire la mobilità dei protoni, con il risultato di una riduzione del trauma cutaneo e di una chemioesfoliazione notevolmente migliorata.

Il protocollo di trattamento prevede quattro sedute ogni 10-15 giorni.

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La nuova soluzione soft per ringiovanire il collo consiste in una tecnica combinata, che alterna sedute di Peeling a microiniezioni di acido ialuronico. Si attenuano così gli anelli di Venere, ridonado al collo ed al decolletè tonicità e compattezza.

Il nuovo Peeling chimico, utilizzando un mix di acido piruvico, acido lattico e acetilglucosamina, elimina le cellule morte dello strato superficiale della pelle attraverso un processo chiamato cheratolisi. Allo stesso tempo aiuta l'epidermide a rigenerarsi e di solito non provoca irritazione.

Una settimana dopo il primo Peeling, si procede con microiniezioni di acido ialuronico che oltre ad idratare, danno maggiore compattezza ai tessuti e stimolano la produzione di collagene.

Si alternano una seduta di Peeling e una di iniezioni una volta alla settimana, per tre-quattro volte ciascuna. Sono consigliati uno o due cicli annui, a seconda delle necessità del paziente.

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Esfoliazione accelerata dovuta all’applicazione di un agente chimico sulla superficie cutanea che promuove il rinnovamento cellulare della pelle donandole un aspetto più sano, più tonico, più disteso e migliorandone la levigatezza e la luminosità.
Le modificazioni a livello cutaneo si verificano attraverso tre meccanismi:
- stimolazione del rinnovamento epidermico attraverso la rimozione dello stato corneo più superficiale
- distruzione di strati di cute che presentano specifici problemi che vengono così sostituiti da cute normale (per esempio macchie e cheratosi solari);
- induzione di una risposta infiammatoria nei tessuti più profondi con stimolazione della formazione di nuovo collagene.
Le sostanze maggiormente utilizzate sono: acido glicolico, citrico, tricloroacetico, salicilico, piruvico, cogico, ecc....
Sono considerati un trattamento ottimale in caso di seborrea, pori dilatati, acne, cicatrici residue, ipercromie superficiali (macchie), smagliature e rughe.
Fin dalla prima applicazione, assolutamente indolore, che richiede normalmente una durata di quindici minuti, si assiste ad un visibile miglioramento clinico per quanto riguarda la luminosità, la levigatezza e l’elasticità della cute. Il trattamento va ripetuto, in genere, cinque-sei volte, a cadenza mensile.
Dopo il Peeling è consigliata una buona idratazione e fotoprotezione.

Un nuovo ed efficace Peeling è la maschera all'acido retinoico.

L’acido retinoico, o tretinoina, è una molecola conosciuta ed usata da lunghissimo tempo per la terapia dell’invecchiamento cutaneo, dell’acne e delle discromie. Le sue proprietà lo rendono estremamente efficace ed unico nel suo genere. Esso ha infatti la capacità di regolarizzare la secrezione sebacea, assottigliare lo strato corneo, ispessire l’epidermide, organizzare la distribuzione della melanina e, soprattutto, agendo su recettori specifici, riesce a raggiungere il nucleo cellulare e modulare la trascrizione genica; è quest’ultima la sua caratteristica più importante nella terapia dell’invecchiamento cutaneo fotoindotto (invecchiamento dovuto all’esposizione al sole): i raggi ultravioletti inducono degli errori nella trascrizione di alcuni geni che vengono corretti dall’acido retinoico. L’applicazione costante di retinoico sulla pelle può però portare alla comparsa di una reazione avversa definita in letteratura come “dermatite da retinoidi” che si manifesta con arrossamento, bruciore, prurito, esfoliazione ed anche edema palpebrale. Per questo motivo la tretinoina viene utilizzata in medicina sotto forma di creme o lozioni a bassa concentrazione: ovvero si parla di creme allo 0,025-0,05 % fino ad arrivare a lozioni che raggiungono al massimo l’ 1%. La maschera contenete acido retinoico al 5-10-15% consente, invece, di utilizzare alte concentrazioni senza avere reazioni avverse riducendo notevolmente i tempi di comparsa dei risultati clinici. La maschera proprio per la sua natura di “forma farmaceutica occlusiva”, aumentando la biodisponibilità del principio attivo, consente di ottenere una massima penetrazione dell’acido retinoico riducendo notevolmente il numero di applicazioni e la loro frequenza. Se la crema a bassa concentrazione deve essere applicata 2 volte al dì continuativamente per 3-4 mesi, la maschera può essere applicata ogni 7-14 giorni per un numero di sedute che varia in base alla pelle che ci si appresta a trattare. Creme e lozioni permangono sulla cute mentre la rimozione della maschera indurente permette di ridurre la permanenza del retinoico sulla pelle. Inoltre la forma occlusiva intrappola acqua all’interno della pelle inibendo la traspirazione cutanea: l’acqua svolge un’azione antinfiammatoria. Tutto ciò rende praticamente nulla l’incidenza di comparsa della reazione da retinoidi e consente quindi il raggiungimento del risultato clinico in tempi rapidi e senza disagi per il paziente. In conclusione, l’uso dell’acido retinoico in maschera è un concetto nuovo che supera i limiti della tradizionale forma in crema o lozione.


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